IN FESTA

Chi frequenta le regioni tra la realta' e il sogno
- e talvolta ha un similcorpo e un similmestiere
(che cambiano di volta in volta) 
e il similcorpo/i 
e il similmestiere/i 
hanno veglie e sonni che girano intorno alla letteratura (corpi/testi) - all'inaugurazione di una nuova biblioteca della citta' 
va a incontrare il luogo 
e ci va sfornito, vuoto
perche' questo lo compenetri 
e perche' di questa compenetrazione 
tutto si riempia. 
C'e' una festa alla biblioteca dell'orologio: 
porticato chiuso - a vetrate enormi - 
fatto di mattoncini rosati alle pareti. 
I mattoncini girano mirabilmente intorno al cortile, che delimitano. 
Non gli tolgono mai gli occhi di dosso: lo sbirciano, senza fiato,
di tra le vetrate montate su ferro battuto. 
(Lo sbirciano senza fiato perche' Il cortile e' magnifico).
Attorno al cortile gira il porticato. 
Il porticato gira, senza fiato, intorno 
a un festa di aranci in frutto e in fiore.
La festa e' per la fontana 
umida-fresca-morbida: festa di acqua muschi e capelvenere.
La luce festeggia tutto: luce che entra 
da angoli di cielo 
disegnati apposta per lei dal porticato. 

Il senza-corpo, abitante delle regioni tra la realta' e il sogno, 
inviato speciale alla festa della nuova biblioteca cittadina, 
parla di oggetto del desiderio del suo amore:
tra una s-comparsa e ri-comparsa di Rosario 
il desiderio si posa, si posa, si posa
e si addensa - tanto che.. che il senza-corpo sta per mutare in corpo - ma non si risolve...
Il senza-corpo, allora, tale rimane 
e pieno della moltiplicata festa 
che tutta continua a svolgersi dentro di lui.

 

versatinrete
proluogo
Alice
 


 

[cortile del complesso borrominiano dell'ex-oratorio dei Filippini piazza dell'orologio 3]