Perche' e' giusto che almeno qualcuno abbia case per essere felici, felicità
di casa, con casa. Amore
senza salassi, imbrogli! (...)
Amore senza fronzoli di addii e ferite.
Sulle nostre rovine nascerà
la città dei mariti e delle mogli

piu' salda di pietra angolare,
come sul letto di morte - giuro:
non avrete felicità di valle,
formiche, sulla mia montagna!
Non vi sarà fertile la terra, corpi,
sopra il mio sangue!

" Non si può essere felici da soli"
Allora sembra interessante spostare l'attenzione non tanto su quali siamo le formule per essere felici: i percorsi verso la felicità (o verso l'infelicità) sono talmente personali... sarebbe interessante (epistemologicamente?) indagare cosa avviene quando, per esempio mi sposto - mi sottraggo - dal voler essere felice - felice da solo (felice soltanto io, insomma) per stare la' dove la felicità (quella da cui mi sottraggo) ritarda sempre ad essere tale - a compiersi.

(o che, se si compie, lo fa con discrezione senza ostentazione...)

E Invitare: attenzione! c'e' della felicità qui-lì
che sta per ....accadere (?) .
La vedete? Provate a provarla!

(Oh, c'era, c'era, quando lui veniva
- la felicità!)

due mondi?

C'è un mondo che aspetta di essere felice soltanto quando gli altri (al limite, TUTTI gli altri) sono felici.
Un mondo per il quale non è mai veramente arrivato il momento di essere felici (alla faccia degli altri?)
C'è un mondo che si dà da fare per strappare la felicità al mondo (come ci s'accoltella? - come ci s'ammazza?)
- senza scrupoli - per sé e solo per sé
con l'idea che la si sta avendo vinta sul mondo

autori citati Marina Cvetaeva - Il poema della montagna - versi
Fan Kuan - Travelers Among Mountains & Streams - immagine
evento citato: festival di filosofia sulla felicità ( Modena 21-23 set 2001)
testi-reportage: [email protected]